La scienza dice 2025

Giuseppe Vercelli

Psicologo e psicoterapeuta, docente di Psicologia dello Sport e della Prestazione Umana presso l'Università degli Studi di Torino

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Interagire con la generazione Z e la generazione Alfa

Abbiamo imparato a conoscere le generazioni più giovani con i termini Z (i nati tra il 1996 e il 2010) e Alfa (dal 2011 in poi). Spesso vengono citate dai media, perlopiù in articoli di colore. Ma quali sono i tratti principali del loro modo di pensare?

Uno degli elementi chiave per comprendere queste generazioni è la stretta connessione tra autostima (il giudizio sul proprio valore personale) e autoefficacia (un giudizio sulle proprie abilità e capacità). In questo intervento, analizzeremo come questa convergenza influenzi il loro modo di affrontare la vita e il loro approccio all'apprendimento e al lavoro. Forniremo strumenti per insegnanti, educatori e genitori per comunicare e collaborare efficacemente con loro.

Martina Piccioni

Insegnante di scuola dell’Infanzia e formatrice

Fosca Giacobbe

Insegnante di scuola Primaria

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Non accettarmi come sono: la diagnosi è un punto di partenza

L'idea diffusa che l'intelligenza sia un attributo immutabile rischia di relegare bambini e bambine con diagnosi differenti in una condizione di passività, privandoli di opportunità di crescita e sviluppo. Questa visione paternalistica, che li considera "incapaci" di migliorare, nega loro il diritto di esprimere il proprio potenziale.

È fondamentale ribaltare questa prospettiva limitante, trasformando la diagnosi da "sentenza" a "punto di partenza". Ogni bambino, indipendentemente dalla sua condizione, possiede abilità latenti che possono essere potenziate attraverso stimoli adeguati e un percorso educativo mirato.

Rodolfo Cavaliere

Cofondatore di Biella Cresce, engineer of change and innovation e formatore

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Chi muove il nostro corpo? Alla scoperta dell’intelligenza motoria

Come funziona l'intelligenza che guida i nostri gesti quotidiani e la pratica sportiva? Sappiamo che il controllo consapevole dei nostri movimenti è spesso un'illusione. Il nostro corpo è guidato da un sistema complesso e sofisticato – l'intelligenza motoria – che agisce anche indipendentemente dalle nostre intenzioni.

Ma come possiamo "dialogare" con questa parte di noi, o aiutare gli altri a conoscere e potenziare il proprio corpo? L'intelligenza motoria non comunica attraverso il linguaggio, quindi le parole non sono efficaci ad allenarla. Comprendere chi muove realmente il nostro corpo significa smettere di "lottare" contro di esso e imparare a potenziarlo in modo naturale ed efficace. In questo intervento, esploreremo le strategie più efficaci per allenare l'intelligenza motoria, svelando i segreti di un movimento fluido, armonioso e performante.

Valeria Rosso

Cofondatrice di Biella Cresce, tutor dell'apprendimento e formatrice

Beatrice Pertusio

Studente di Liceo linguistico

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Innamorarsi dell'algebra. Insegnare la matematica attraverso la scoperta

L'algebra, spesso percepita come ostica e astratta, può trasformarsi in una piacevole sorpresa se affrontata partendo dalla sua utilità pratica. con un approccio coinvolgente. In questo intervento a due voci, una tutor dell'apprendimento e una studentessa condividono il loro percorso, dalla difficoltà iniziale all'entusiasmo per questa materia.

Attraverso un approccio innovativo, basato sulla scoperta e sulla sperimentazione, l'algebra diventa un terreno di gioco intellettuale, dove le regole si trasformano in strumenti per risolvere problemi stimolanti fino a farne emergere l’intrinseca bellezza.