La nostra Valeria Rosso, tutor dell'apprendimento e formatrice, ci mostra uno dei giochi più efficaci che Biella Cresce svolge nei suoi potenziamenti matematici, il gioco del "dado furfante". È stato inventato dal nostro team di tutor dell'apprendimento, sulla base dei migliori modelli scientifici sull'apprendimento della matematica, per allenare le sottrazioni e il calcolo a mente.
In questo episodio:
00:00 Introduzione
03:00 Come si gioca a Dado furfante
14:10 Come aumentare la difficoltà
21:43 Variante: il collezionista va a dormire
29:56 Variante: arriva il poliziotto
Quando abbiamo iniziato a eseguire i potenziamenti nelle classi di seconda primaria ci siamo accorti che le sottrazioni creavano diversi problemi. Gli alunni usavano le dita e il conteggio all'indietro, ma non applicavano strategie per manipolare le quantità e trovare dei modi più funzionali per arrivare al risultato.
Così abbiamo inventato un gioco per allenare le strategie per fare sottrazioni a mente. Lo abbiamo chiamato "Dado furfante".
Per giocare serve una coppia di dadi da 1 a 6 e delle cannucce raggruppate in decine grazie a degli elastici. Per aumentare la difficoltà, successivamente, si possono introdurre alcuni dadi poliedrici a più di sei facce e un dado delle decine (con 10, 20, 30,...).
Si gioca a coppie: un bambino interpreta il collezionista e ha una quantità di cannucce (ad es. 20), mentre l'altro interpreta il furfante che ruba le cannucce. Il furfante tira due dadi, somma i numeri usciti e sottrae un numero corrispondente di cannucce al compagno (con bambini più piccoli si può iniziare lanciando un solo dado).
Sottrarre fisicamente le cannucce consente di sperimentare diverse strategie, manipolando delle quantità reali.
Il gioco finisce quando la somma da sottrarre è più grande della quantità di cannucce a disposizione del compagno. Questo passaggio di fermarsi è molto importante, perché spesso ci è capitato di vedere bambini invertire termini della sottrazione quando non è possibile eseguirla (ad es. 4-7 diventa 7-4). Dunque è importante far capire che quando il numero da sottrarre (sottraendo) è più grande della quantità di partenza (minuendo) non è possibile eseguire la sottrazione (perlomeno nell'insieme dei numeri naturali).
A questo punto i bambini si scambiano i ruoli.
Con il crescere delle età si può agire sul numero di cannucce e sui dadi:
Inoltre, quando lo si ritiene opportuno, si può introdurre un ulteriore ragionamento sul finale del gioco: quante cannucce in più dovrebbe avere per poter sottrarre l'ultima quantità uscita? Ad es. se ci sono 7 cannucce e il numero da sottrarre è 11 servirebbero 4 cannucce in più. Questa riflessione è utile per introdurre i numeri negativi, e comprendere che 7-11 fa -4.
Una variante che rende più sfidante il gioco è fingere che il collezionista vada a dormire che il furfante rubi le cannucce mentre il collezionista è a letto. In questo modo il collezionista dovrà tenere a mente quante cannucce possiede e avere gli occhi chiusi mentre il furfante tira il dado e ruba le cannucce in silenzio. I furfante, poi, nasconde i dadi e le cannucce sottratte dietro la schiena. Quando il collezionista si sveglia deve contare quante cannucce sono rimaste e capire quante gliene sono state rubate. Al termine si verifica che i risultati tornino confrontandosi. Anche se i bambini commettono degli errori lasciamo che si autocorreggano confrontandosi. Anche se non si ricordano il numero di partenza fa lo stesso, saranno più motivati a tenerlo a mente nel turno successivo per poter partecipare al gioco.
Un'altra variante prevede l'aggiunta di un terzo componente: il poliziotto che verbalizza. Questo alunno ha in mano una cartellina con un foglio intitolato "Verbale dei furti" e scrive in ciascuna riga la sottrazione che è avvenuta.
Quando il collezionista si sveglia e scopre che gli sono state sottratte delle cannucce chiama il poliziotto. Il poliziotto chiede: "Quante cannucce possedeva?" e compila il primo termine della sottrazione (minuendo). Poi chiede: "E adesso quante gliene sono rimaste?" e compila il risultato della sottrazione. Infine ricostruiscono insieme quante cannucce sono state rubate e compila il secondo termine della sottrazione (sottraendo).
In questo modo si aiuta il collezionista a tenere a mente il numero di partenza, perché se non se lo ricorda il poliziotto può verificare nel verbale.
Iscriviti alla newsletter, ti aggiorneremo sulle nostre attività.