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Il nostro approccio si basa su 3 pilastri: la gioia nell'apprendere, il gioco libero e la didattica dominio specifica.
In altre parole: emozioni positive, libertà e attività studiate per favorire i processi naturali di apprendimento.
Questo approccio si basa su solide fondamenta scientifiche. Inoltre siamo in contatto con molti ricercatori italiani e internazionali, sia grazie alla convenzione con Polo Apprendimento, sia attraverso contatti nati durante le attività dell'associazione.
Ma oltre agli studi scientifici c'è l'esperienza maturata sul campo dai nostri tutor dell'apprendimento che lavorano ogni anno con centinaia di bambini.
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La gioia nell'apprendere.
L'importanza delle emozioni nell'apprendimento è talmente marcata da aver dato vita a un intero filone di ricerca, che è stato chiamato warm cognition ('cognizione calda', in italiano).
Il nostro cervello usa le emozioni come dei post-it: mette un post-it con scritto "Ne voglio ancora!" su ciò che ha provocato un'emozione positiva e uno con scritto "Fuggi!" su ciò che ha provocato un'emozione negativa.
Se un bambino impara con gioia, ciò che ha appreso si fissa molto più nitidamente nella sua memoria. Se invece impara con noia o ha paura di sbagliare apprenderà con fatica e ricorderà molte meno informazioni.
Purtroppo la situazione attuale non è per nulla incoraggiante. Ad esempio, secondo i dati raccolti dalla Commissione ministeriale per lo studio del livello di benessere e malessere a scuola, su un campione di preadolescenti (citati in Cinque lezioni leggere di Daniela Lucangeli):
- il 27% sta "così così",
- il 29% sta male,
- il 44% sta male stabilmente (ovvero, non ricorda di essere mai stato bene).
Le attività di Biella Cresce sono strutturate per essere non solo educative ma anche divertenti e basate sul gioco. I bambini e i ragazzi che entrano in contatto con noi sono felici, sanno che l'apprendimento sarà gioioso e non vedono l'ora di iniziare le attività con i nostri tutor.
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Il gioco libero.
Un secolo fa Maria Montessori ha usato una metafora efficace per descrivere l'impulso dei bambini di imparare: è come se un "maestro interiore" gli indicasse cosa è più urgente apprendere in quel momento.
Nei primi anni di vita il maestro interiore gli suggerisce, tra le altre cose, di imparare a parlare, a camminare e a maneggiare gli oggetti.
Permettere ai bambini di fare esperienze libere, non organizzate o gestite da altri, è fondamentale. Solo in questo modo potranno dedicarsi a ciò che è più urgente per loro in quel momento.
Anche crescendo continuare a fare esperienze libere e divertenti è fondamentale per sviluppare l'intelligenza e la creatività.
Per questo le attività di Biella Cresce sono pensate per offrire sempre una sfida che i bambini, da soli o a gruppi, cercheranno di risolvere liberamente, applicando le loro strategie personali.
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La didattica dominio specifica.
La scienza ha scoperto che il nostro cervello apprende in maniera diversa a seconda di quale sarà l'ambito (in gergo tecnico il dominio cognitivo) in cui verranno applicate le nuove conoscenze.
Una lezione frontale durante la quale una serie di informazioni viene spiegata agli alunni attiva i circuiti del cervello del dominio fonologico, quello con cui ascoltiamo e memorizziamo parole e frasi. Questo dominio è perfetto quando si sta studiando una poesia, ma è poco efficace quando si sta facendo, ad esempio, matematica.
La matematica, infatti, si svolge nel dominio visuo-spaziale e questo significa che deve essere vista e maneggiata. Bisogna contare con le dita, spostare oggetti, raggrupparli in gruppi da dieci e da cento e così via. In questo modo è possibile imparare la matematica con molta meno fatica, perché viene appresa con i circuiti del cervello che gestiscono naturalmente le quantità.
Questa è la cosiddetta didattica dominio specifica (o dominio cognitivo specifica, trovi maggiori informazioni su questo argomento nella pagina dedicata a Polo Apprendimento).
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